23340.0104 - Mandrini ad espansione autocentranti
I bloccaggi ad espansione autocentrante sono spesso utilizzati nell'ingegneria meccanica. Tuttavia, grazie al loro funzionamento semplice e all'assemblaggio rapido, possono essere utilizzati in tutti i settori.
Per il bloccaggio e il centraggio di pezzi con foro cieco.
I bloccaggi ad espansione autocentrante hanno le seguenti caratteristiche:
- Precisione molto elevata per i processi di tornitura/fresatura
- Ideale per operazioni secondarie su parti tornite
- Vite temprata e rivestita per una lunga durata
- Il corpo di serraggio può essere lavorato molto facilmente (per l'adattamento al diametro del foro)
Questo articolo 23340.0104 - Mandrini ad espansione autocentranti / (d1: 12,4 mm, d2 min.: 8 mm) è una variante del gruppo di articoli Mandrini ad espansione autocentranti (EH 23340.)
- d1: 12,4 mm
- d2 min.: 8 mm
- d3 -0,05: 29,72 mm
- d4: M3
- d5: 21 mm
- d6: M4
- h1: 21,8 mm
- h2: 16 mm
- h3: 15 mm
- l1: ~ 6 mm
- l2: 8 mm
- Nr. settori: 4
- SW SW1: 3 mm
- SW SW2: 2 mm
- Forza di bloccaggio max.: 3 kN
- Coppia di serraggio max.: 3,5 Nm
- Foro di ricezione H7: 29,72 mm
- Peso: 58 g
Materiale
Corpo
- Acciaio, brunito
Vite di fissaggio
- Acciaio bonificato e temprato
Note
Esecuzioni speciali a richiesta.
Assemblaggio
Il bloccaggio ad espansione autocentrante può essere adattato al pezzo mediante tornitura o rettifica. Prima della profilatura il mandrino va allargato di 0,1 mm oltre la quota iniziale. Per questo viene fornito un apposito dado.
Ulteriori informazioni o informazioni dettagliate possono essere trovate nelle istruzioni di montaggio e di funzionamento.
Conforme alla normativa RoHS
Conforme alla Direttiva 2011/65/UE e alla Direttiva 2015/863.
Non contiene sostanze SVHC
Nessuna sostanza SVHC con più dello 0,1% p/p contenuto - elenco SVHC [REACH] aggiornato al 23.01.2024.
Non contiene sostanze della Proposition 65
Nessuna sostanza contemplata nella Proposition 65
https://www.P65Warnings.ca.gov/
Privo di minerali di conflitto
Questo prodotto non contiene sostanze designate come "minerali da conflitto" come tantalio, stagno, oro o tungsteno della Repubblica Democratica del Congo o dei paesi limitrofi.